I monopattini hanno fatto il loro ingresso nel mondo del freestyle abbastanza di recente, con i primi trick mai visti eseguiti su di un monopattino all’interno di uno skatepark risalenti al 1999, all’interno di uno spot pubblicitario di Razor Scooters.
Iniziato come una nicchia minore negli sport da strada, e inizialmente spesso guardato con sufficienza dagli skaters e dai BMXers, il freestyle scootering, o “pro scootering”, si è gradualmente guadagnato il rispetto degli altri street sports. Oggi i monopattini si vedono sempre più spesso sulle rampe da skate e a grindare o sgappare elementi delle strade urbane; l’età media è molto giovane, ed in alcuni casi gli scooteristi possono addirittura superare gli skaters all’interno degli skatepark.
Il fenomeno del freestyle scootering in Italia si sta ancora diffondendo, senza avere ancora una vera e propria scena a supportarlo, come fu per esempio quella dello skateboard, che era legata a doppio filo al mondo della musica punk, hip-hop ed al writing. Senza l’apporto di Intenet, negli anni ‘80 e ‘90 quella scena fu cruciale per la diffusione dello sport tramite fanzine, riviste ed eventi locali e fece da trampolino per la disciplina, che oggi non è più considerata “controcultura”, ma un vero e proprio lifestyle, oltre che uno sport olimpico.
Ma essendosi diffuso più di recente, il mondo dei monopattini da freestyle ha avuto come cassa di risonanza non solo Internet (con siti e forum dedicati, quali Scooter Resource negli usa e Trotirider in Francia), ma anche tutti i social media dedicati ai più giovani, quali Instagram e TikTok, con migliaia di account ad essi dedicati in ogni continente e paese. La diffusione di trick sempre più tecnici e audaci, a volte ispirati alla BMX ed allo skate (tailwips, backflips, grinds…) a volte totalmente nuovi, ha quindi portato i monopattini da freestyle a raggiungere il pieno rispetto all’interno dei park, tanto che oggi scoot riders convivono abitualmente con gli skaters, inline skaters e BMXers abitualmente all’interno degli (skate)park.

Cos’è un Monopattino da Freestyle
Un “monopattino acrobatico” è qualcosa di completamente diverso dal monopattino di plastica su cui bighellonavi in giro da bambino.
I monopattini professionali presentano elementi avanzati, come freni a pedale, manubri regolabili, costruzioni molto leggere ma altrettanto resistenti e una grande scelta di ruote specifiche per monopattini di gomma dura o con anima in metallo.
La caratteristica fondamentale per un monopattino acrobatico è quella di non essere pieghevole, in modo da resistere anche ad atterraggi più pesanti, risultando così più sicuro da usare per le tue manovre ed i tuoi “stunts”. La maggior parte dei modelli sono omologati per sostenere fino a 100 kg o più, e spesso montano sistemi di compressione IHC, SCS o HIC, che hanno anche il beneficio aggiunto di limitare la necessità di manutenzione, rispetto ai manubri più economici.
Storia del Freestyle Scootering
Vediamo ora un po’ di storia dei monopattini da freestyle.
Contrariamente a quanto potresti credere, prima che le biciclette diventassero popolari tra i bambini, erano più comuni i monopattini in acciaio, forniti di due ruote a raggi tipo quelle da bicicletta, ma di dimensioni ridotte. Negli anni ‘80, infatti, molti produttori di BMX iniziarono a produrre monopattini simili alle BMX, come lo Scoot.
Da qualcuno anche chiamati “micropattini” (termine che noi personalmente non abbiamo mai usato), i monopattini moderni così come li conosciamo hanno fatto la loro comparsa a partire dagli anni ‘90. I primissimi pro scooters erano caratterizzati da dimensioni ridotte, un robusta fattura in alluminio e ruote più piccole da 100mm – 200mm di diametro (da cui il nome “micropattini”).
Pensati inizialmente come mezzo di trasporto urbano per i più giovani, non fu lungo il passo prima che questi iniziassero a cimentarsi in evoluzioni acrobatiche e trick ispirati al mondo dello skateboard e della BMX. Nasce così il freestyle scootering, anche noto come “pro scootering” o “kick scootering”.
Alcuni di questi primi modelli erano pieghevoli, e probabilmente sono andati distrutti quando i primi scooteristi decisero di dare una svolta allo sport e di andare “grosso”. Oggi i monopattini per freestyle sono realizzati in alluminio, titanio e acciaio, e sono quindi capaci di resistere a sollecitazioni importanti, restituendo alte prestazioni anche in quanto ad affidabilità e sicurezza. Sul mercato sono disponibili anche alcuni modelli pieghevoli, ma si tratta prevalentemente di monopattini per bambini, disponibili spesso anche come monopattini a 3 ruote.
Wim Ouboter e Micro Mobility Systems
Nel 1990 in Svizzera, Wim Ouboter lascia il suo lavoro come banchiere e fonda la Micro Mobility Systems per produrre e commercializzare un nuovo tipo di monopattino da lui creato. Questo monopattino era pieghevole, costruito in alluminio e montava ruote per pattini in linea. I monopattini della MMS vengono venduti come “Micro Skate Scooter”. A partire dal 1999 i monopattini della Micro Mobility Systems vengono introdotti anche in Giappone.
Da quando la prima versione del monopattino inventato da Wim Ouboter ha fatto la sua comparsa sul mercato sul mercato, questo nuovo tipo di “micro” monopattini ha cominciato a diventare sempre più popolare tra i giovani di tutto il mondo. Micro Mobility Systems concesse quindi la licenza per produrre micro monopattini a JD Sports: nasce quindi il “Razor”, con ruote da 98 mm, commercializzato come “JDBUG” in alcuni paesi Europei.
Razor Scooters è stata quindi la prima azienda a formare un vero e proprio team di pro scoot riders, che comprendeva alcuni dei migliori rider degli Stati Uniti nei primi anni 2000. All’interno del pro team di Razor vi erano infatti atleti quali Josh Toy, John Radtke e Casey “KC” Corning.
Razor realizzò anche alcuni dei primissimi video dedicati al freestyle scootering, come “Razor Evolution” (del 2000) e la serie RVM “Razor Scooters Video Magazine”; una copia di “RVM1” venne inclusa nella confezione dei primi Razor Scooters modello A. Come già successo per lo skate e la BMX, questi video contribuirono a far crescere l’interesse attorno ai monopattini da freestyle. La popolarità degli scooter Razor portò anche all’uscita del videogioco Razor Freestyle Scooter, nel 2000.


Dal 1999 in poi, quindi, l’ascesa del fenomeno del freestyle scootering e dello street scootering è stata esponenziale, con una richiesta sempre crescente di attrezzature e pezzi di ricambio più robusti e di negozi di scooter specializzati. Sono nati quindi moltissimi nuovi brand e nuove aziende specializzate, nonchè nuovi accessori e componenti specifici per fare freestyle su di un monopattino. A partire dai primi “micro scooter” i pro scooter si sono quindi evoluti in nuovo tipo di attrezzo specifico, che si è ricavato il suo spazio all’interno degli action sports a livello globale.
La prima gara ufficiale di freestyle scootering si è tenuta a Montreux, Svizzera, nel 2005, mentre nel 2012 vi è stata la prima edizione della World Scooter Chasmpionship, tuttora organizzata dall’International Scooter Federation (ISF), con sede a Zurigo.

da Scootpedia

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